29/09/11

il palo

giro a via delle frasche
vado a sbattere contro un palo della luce
mai visto
c’è sempre stata poca luce in quest’angolo
mi rompo il naso
direte meglio così
ma invece no
un gran dolore
non riesco nemmeno a piangere
sangue sangue sangue
ma tu chi diavolo sei
un angelo
cerchi il portafoglio
no cerchi una pistola per finirmi
no cerchi solo il tuo cellulare
chiami l’ambulanza
tutto buio

ah è così la morte allora
però forse dopo non ti risvegli più
merda
tutte pareti color verdino sbiadito
camici bianchi
io su una barella
e il signore
mi guarda e sorride
ti sei svegliata
non è niente hai solo perso sangue e hai perso conoscenza
ne ho forse mai avuta una?
evidentemente lui crede di si
ho letto la versione di barney
l’eroe negativo scorretto disastroso
penso sono sola sono venuta qui in ambulanza
non sono sola c’è…non so nemmeno il suo nome
non importa
è lì e scrive su un pc
che cazzo scrive?
lavora? chatta? youporn? fa finta?
mi ha salvato
è chiaro lo devo sposare
mi visita il dottore
mi trattiene in ospedale per tutta la giornata
lui rimane con me e la mia conoscenza
non parla mai
ha mani grandi macchiate instabili
occhi liquidi allungati sopracciglia sporgenti
completo senape
sembra fuori dal mondo avrà sessant’anni o meno
gli devo chiedere se vuole convivere con me
mica si può salvare qualcuno per strada senza conseguenze
del resto se ho perso conoscenza una volta posso sempre perderla un’altra volta
e lì può essere che nessuno me la restituisca
a meno che lui non mi controlli
passo passo

mi accompagnerà a casa lui
signorina non ha un marito o qualcuno da poter avvisare
si ma mio marito lavora fuori roma e tornerà più tardi
e i miei amici stanno tutti traslocando
non si preoccupi prendo un tassì
insiste
è dolce sorridente
papà
dico
mi scusi?
scusi lei
ho detto
si può fa.

ma non la posso trattenere ancora
dopo tutto quello che già ha fatto per me oggi…

non mi aspetta nessuno a casa
e non devo avvisare nessuno
sono qui intento a leggerle nel cuore da ore

o cristo

venga a cena da  me
e se vuole può avvertire me
adesso
che verrà a cena tardi stasera



(roma 29.09.2012)

18/09/11

se ti chiedono di me


se ti chiedono di me
dì che sono sparita da un po’
che sono in viaggio verso il korg
che il mio cellulare è sempre staccato
che dicevo di essere felice
ma che non scrivevo più il mio blog

se ti chiedono di me
dì la verità
dì che non sono un gran che
dì che prometto grandi cose
ma che poi me le tengo tutte per me

dì che ho un brutto carattere
le smagliature
le orecchie a sventola
e che non so scopare
ah e che metto troppo sale

dì che piuttosto perdo un amico che una battuta
che sono un’egoista
ma che mi spiavi comunque dal buco della serratura

dì che sono una prepotente
che voglio decidere sempre e tutto io
che ho paura di non riuscire ad amare
e che al dubbio preferisco un bell’addio

se ti chiedono di me
dì che vivo nel disordine più estremo
e ho la pretesa di sapere ogni cosa dov’è

dì che
non so le capitali e i capoluoghi
che non amo i bambini capricciosi
che mi metto in pigiama alle otto e un quarto
che sogno un mondo senza soldi e il ritorno al baratto

se ti chiedono di me
dì come mi vedi tu cosa provi cosa hai capito
prova una volta soltanto a non parlare di te
dì che non so raccontare una storia senza distorcerla
e che non so ricordare di quand’ero piccola senza far uscire una lacrima

insomma se te lo chiedono
dì che
con me

è molto meglio prendersi solo un caffè


(roma 18.09.2011)