14/08/11

piotta



poi dice che gli americani non so i più forti
sto libro che sto leggendo e di cui sto seguendo il percorso
spacca
nel senso che mi sembra funzionare alla stra grande
“la via dell’artista”
l’intento del libro è riconoscere e allentare i blocchi creativi dentro di sè
ed eliminare tutte le azioni che si frappongono tra noi e la nostra naturale creatività

ammazza se mi si è sboccato tutto!

casa mia è diventata n’atelier

stoffe magliette jeans tele colori pennelli cazzi ovunque
l’ultimo è un modo di dire
scrivo in continuazione articoli per il mio blog
ho cantato con frankmccomb
e ora l’azione più creativa di tutte
ho avuto il coraggio di spendere i soldi di qualcun altro (e forse è per quello che ho trovato il coraggio…) e mi sono fatta un regalo gigante
un pianoforte elettrico della madonna
anzi no
della korg

korg vintage sv1
che io ho però soprannominato

piotta

me ne sono innamorata a prima vista
ha una valvolina laterale che “scalda” il suono
tipo un tostapane
e accidenti come escono quelle note
sembrano abbrustolite cazzo!
appena ho messo le mani su questo creatura
ho sentito che era destinata a venire a vivere con me
volente o nolente
ma più volente mi sento di dire

ho preso i soldi che mi spettavano come
risarcimento
dell’amore scontato e mai arrivato
e ho puntato tutto sul rosso

piotta è

femmina
rossa
rotonda
bella
piccola
pesante
mia

piotta ha

stile
gli angoli arrotondati
73 tasti pesati
una valvolina che scalda il suono
i suoni degli strumenti elettroacustici anni settanta (fender rhodes wurl organo…)
una casa nuova

mi sveglio la mattina e la vedo lì sorridente e invitante
non ho più dubbi sull’acquisto
ho fatto la cosa giusta
e ora fatemi largo che mi rimetto in pista




ho suonato love di musiq
piotta ha cacciato fuori i suoni giusti come nel disco e
mentre cantavo a finestre aperte per via del caldo torrido
dei ragazzi con buon gusto hanno applaudito dalla strada
sò soddisfazioni
cento volte meglio questo
che suonare per gente che ha pagato per sentirti suonare
e poi tutto il suo interesse si concentra sulle olive ascolane

con piotta sarà tutta un’altra storia
più concerti più uomini più soldi più conoscenze e quindi
più litigate più rogne più mandate più numeri sbagliati

io e lei
mano per la tastiera...
benvenuta nuova amica giapponese!!


 
(roma 14.08.2011)

09/08/11

ricatto d'amore


eccomi qua sdraiata a letto e un film con sandra bullock
ricatto d’amore
il titolo riassume perfettamente tutto quello che succederà durante le due ore e un quarto che io ho passato davanti allo schermo del mio portatile con un bicchiere di latte freddo e due pagnottelle di burro d’arachidi e marmellata di fragole semiscaduta
ricatto d’amore
si chiama così perché lei (cattivissima redattrice di una supermegaazienda rigida e disabituata alle relazioni umane) pur di non perdere il suo visto e subire il rimpatrio ordina al suo (superbonazzo simpatico accogliente ma anche deciso e determinato) assistente di sposarla in modo che lei mantenga la cittadinanza americana e lo ricatta minacciando di licenziarlo se non lui non lo farà
dopo i primi 2 minuti capisci che i due nonostante il rapporto conflittuale del tipo lei/capo/rigida/stronzetta/nervosa e lui/aitante/dolce/attento/un po’ sottone/irresistibile si innamoreranno per  davvero
oddio che orrore l’ho detto
l’ho detto!!
innamorarsiiiiiiiiiiii

ricatto d’amore
ve lo consiglio
soprattutto se non avete una relazione se non siete innamorati (o ricambiati) se non avete avuto affetto da piccoli se non avete una famiglia vostra o d’origine se vivete da soli e soprattutto se avete del burro d’arachidi (o nutella) in frigo
ricatto d’amore
sono contenta perché stavolta ho pianto a catenella soltanto nei punti previsti dal regista
(almeno credo)
ovvero
  -quando patrick (chiamerò così il protagonista maschile) incontra il severo padre per la prima volta dopo tre anni e il padre lo ferisce con una battuta sul suo lavoro (che non ha mai approvato)
  -quando la madre di patrick felice di avere il figlio per un weekend nella casa di famiglia in alaska (!) si arrabbia con il marito perché teme la reazione del figlio di fronte alla rigidità del padre
  -quando sandra bullock non riesce a scendere una scaletta perché ha:
il vestito strettissimo
tacchi a spillo
paura del vuoto
e appena lui la cerca di aiutare lei gli dice sgarbatamente di non toccarla
  -quando si baciano davanti a tutti alla finta festa di fidanzamento e la nonna anziana ma vispa si commuove e li abbraccia mettendo la sua testa tra le loro pance dicendo sono tanto felice tanto tanto felice per voi due!!
  - quando sandra si apre per la prima volta mentre patrick è sdraiato per terra e lei dorme nel suo letto e gli dice delle cose di sé tipo che ha un tatuaggio che le piace la fantascienza e che non fa sesso da più di un anno e mezzo
  -quando la nonna finge un infarto con l’intento di recuperare il rapporto tra padre e figlio e si fa giurare da entrambi che non litigheranno mai più
  - quando patrick (come in ogni film americano sentimentale che si rispetti e che voglia far guadagnare al botteghino almeno 1 milione di dollari) la rincorre sul posto del lavoro e davanti a tutti gli altri impiegati le fa la dichiarazione d’amore e le chiede di sposarlo veramente perché
la ama!!!
la cosa che mi fa piangere più di tutte è sempre quando con la dolcezza l’attenzione l’interesse e l’intelligenza una persona riesce a penetrare il mondo di un’altra persona per quanto chiusa spaventata rigida scontrosa respingente questa possa sembrare o far credere di essere
è bello
a me è successo un po’ di volte
non molte
ed è quando c’è stato l’amore
quello vero
senza ricatti
solo
amore

puah!! quanto faccio vomitare stasera ma che c’avrò mai?!
giuro che domani mattina faccio la cianchetta a un vecchio e butto una banconota finta nel primo cappello di un barbone del cazzo che incontro

(roma 09.08.2011)

un altro giorno da stronza

mi aggiro tra i corridoio del teatro occupato
è un’ottima iniziativa ma mi rode il culo lo stesso
c’è un’aria poveroimpegnatoartisticosfigato
sono anch’io un’artista e non mi ci sento affatto
quando mi ritrovo tra artisti tendo a non sentirmi “un’artista”
quando mi ritrovo tra non artisti tendo a sentirmi “un’artista”
forse sono solo
una stronza

non sto a mio agio in nessun ambiente

  i radical chic mi fanno venire una gran voglia di parlare romanaccio di dire un sacco di porco dio di qua porca madonna di là di mettermi la minigonna e il rossetto lucido di rispondere all’odiosa e violenta classica domanda da coglione “e tu cheffai??”   “faccio i pompini ai politici”

  se sto tra i ricchi/pariolini mi viene da parlare d’arte del libro “la via dell’artista” dell’importanza di seguire il proprio istinto e della ricerca della propria creatività

se sto tra gli intellettuali accentuo il mio aspetto popolare
se sto tra gli artisti mi fingo un’impiegata
se sto tra gli stronzi mi fingo me stessa
se sto tra i giusti (tipo io) non fingo affatto

quello che vorrei è che si spogliassero tutti
cazzo
vorrei vedere un po’ di quello che c’è sotto a tutto questo
trucco tacchi tattiche faccedimmerda vado al bar prendi qualcosa? ecc…
mi annoio moooolto facilmente
anzi direi che mi annoio in maniera preventiva
la mia resistenza alle chiacchiere inutili è
diventata minima
non ho voglia di flirtare con l’attore belloccio seduttivo troppo alto
mi ritroverei a fare l’amore da sola (quindi scelgo il “da sola” che in genere mi viene anche molto meglio)
non ho voglia di flirtare con il musicista secsi e distruttivo/depresso/pleiboi
mi ritroverei ad ascoltare i suoi sfoghi sul mondo della musica dopo solo 3 minuti che (secondo lui) sono cominciati i preliminari anche se io nemmeno me ne ero accorta
non ho voglia di ascoltare le sedicenti jazziste ricche e frustrate che viaggiano viaggiano viaggiano e sono un giorno a buenos aires un giorno a niu iork un giorno a tochio ma poi strigni strigni non le (ri)conosce mai nessuno e finiscono a parlare con

me

che sono solo una stronza
e a volte lo sento
lo riconosco
lo percepisco
me ne compiaccio anche
sono così abituata a sentirmi fuori posto e fuori contesto
quasi in tutti posti in cui mi ritrovo
che ho formulato questo pensiero su di me
(essere stronza)
che sembrerebbe negativo e autocritico
ma invece è un grosso attestato di autostima
mica tutti sono e possono autodefinirsi
degli stronzi
io invece si
lo sono stata
lo sono diventata
lo sono

hei voi!?!?! mi sentite…? iu- u!!
non siete ad una dannatissima festa in maschera eh?!
siete nella vita
cazzo!
come mai siete mascherati?
chi da artista
chi da intellettuale
chi da donna fatale
chi da grande attore
chi da serio autore
chi da bello e dannato
chi da bella e d’annata

insomma che noia mortale?!
tornate alla vostra vita normale?
eh ma qual è? direte voi con un’aria da idioti
girate girate…andate alle feste…fatevi le canne per non pensare…storditevi di rummecoca e di sesso virtuale….accecatevi con la televisione internet e i campionati….non vi sopporto voi giovani d’oggi sani e malati

non mi resta che andare a dormire ora
un altro giorno da stronza
è passato

(roma 08.08.2011)

07/08/11

facebook




richiesta d’amicizia accettata
ok fantastico ho un nuovo amico
qualcuno che mi starà vicino nei momenti difficili
che mi farà sorridere quando i miei occhi si riempiranno di lacrime

carico le mie foto migliori della vacanza in spagna
quelle in cui sembro più bella
più allegra
più un’altra
spero che quello con il cappello nero clicchi su  “mi piace”
o addirittura lasci un commento
se invece non lo fa non importa tanto a colmare questo vuoto
in cui sprofondiamo tutti prima o poi
ci saranno altri cento cappelli neri
e alcuni lasceranno il loro commento
sei fantastica!! bella e brava! il rosso è il tuo colore! cosa ti farei…! ecc….
carico uno dei miei video
il titolo della canzone è il titolo della mia giornata di oggi
spero che quel pianista lasci il suo commento
bella interpretazione! bel pezzo, mi piacerebbe collaborare…complimenti che timing!

così è possibile
sopportare l’insopportabile
sottostare alle regole di un ufficio grigio
sopportare i silenzi di un uomo spento
scacciare i ricordi dell’affetto negato
affrontare il dolore di un tradimento
accettare la frustrazione di un fallimento
un click “mi piace”
e tutto questo diventa leggero
un click “mi piace”
e tutto il resto si perde nel tempo

 “mi piace”
 meglio che sdraiarsi su un lettino pagando l’oro di dio
meglio che uscire e rischiare di parlare con la gente in carne ed ossa
meglio che farsi beccare da un acquazzone in piena estate
meglio che invitare un’amica a cena
dovendo quindi
cucinare sporcare ripulire gestire ascoltare

tutto questo si può in effetti evitare
chiusi in casa dietro a questo schermo
dolce piatto luminoso
eterno

accidenti come scrivo veloce
corro con una ferrari su questa tastiera
le mie mani scivolano sulle lettere senza nemmeno guardare
molto più facile che toccare
le tue guance sonore e giocare con i tuoi capelli che sanno di sale
ricorderò ancora come si fa ad
accarezzare?

ecco che qualcuno mi scrive in chat
hei ciao alessia come stai?
mette una faccina sorridente
evvai vuol dire che gli interesso è sicuro è un segno
ma cosa so di te? c’è una foto sfocata e fotoshoppata sul tuo profilo
tra i tuoi interessi ci sono madonna la lazio freddy grueger e chi l’ha visto
digiti velocemente sulla tastiera e ti chiami alessandro
è perfetto
non sento il tuo odore
non so la tua storia
non so come muovi le mani mentre parli
non vedo i tuoi occhi
non sento il suono delle tue parole
non so se ti emozioni di fronte ai miei occhi
cosa so di te?
di te non so nulla
ma di me moltissimo

so che ho paura
una gran paura di andare a fare una passeggiata
per le strade e i giardini del mondo reale
dove non ci sono i pulsanti per cliccare “mi piace”
e dove devo sforzarmi di capire
se vado bene o se vado male
dove non posso decidere con un click se sono
disponibile a chattare
dove non esiste
taggare
esiste solo stampare le foto e rischiare di venire male
dove per farti i cazzi degli altri
bisogna andare dietro le porte delle loro case a spiare
e rischiare di farsi beccare
dove se vuoi sapere se è vero che il tuo ex si è rifidanzato con una più giovane e più fica di te
glielo devi andare a chiedere e quindi palesare il tuo interesse per lui la gelosia per lei ma chittelofafare?

meno male che c’è facebook
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vado a farmi la doccia: meglio il bagnoschiuma o il sapone?

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amici! scrivete la prima cosa che vi ricordate di me quando mi avete conosciuto.

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noto con disappunto per la prima volta che non c’è la sezione                         notizie più decenti

in cui potrei aver voglia di scrivere

sono spaventata e non so più interagire con gli esseri umani
trovo conforto in un social network dal momento che a volte mi sento sola
facebook è una continua flebo di autostima
su facebook si flirta con tutti ma senza l'impegnativa conseguenza di finire a fare sesso

ho Amici (1947) e altri eventuali (153)
a cui non ho concesso l’onore della mia amicizia
di questi si e no incontro una decina di esseri umani     

e
non li taggo
non li posto
non li clicco
non li linko
non ci chatto
non li addo
non li condivido
non li commento
non li invito a farmville
li invito a casa mia e
semplicemente
li vivo



(roma 07.08.2011)