29/01/13

corsi prematrimoniali per fidanzati





corsi prematrimoniali per fidanzati
è la scritta fuori dalla parrocchia del mio quartiere
scritta che mi costringe a fare una riflessione: oddio ma che ci sarà mai da sapere?
dal basso della mia esperienza
prima di sposarsi
si dovrebbero tener presente due tre cosette che immaginavo risapute
-l’amore finirà spaventosamente presto e non ci sarà verso di farlo tornare
-se il coniuge scopre il tradimento può chiedere la separazione con addebito
-se te ne vai di casa senza dare spiegazioni o recapiti per una settimanella perché non sopporti il coniuge puoi essere accusato di abbandono del tetto coniugale
-il bacio che gli sposi novelli si scambiano di fronte a parenti amici e testimoni è l’ultimo che si scambieranno per il resto della relazione
-ah e naturalmente: il matrimonio è la tomba dell’amore

ciò detto
chi ha ancora il fegato l’incoscienza e il masochismo necessari
lo fa ugualmente:
si sposa nonostante le premesse
“corsi prematrimoniali per fidanzati”- la parte più oscura di quella scritta è proprio questa:
perché una coppia di ingenui fidanzati sull’orlo di un matrimonio
dovrebbe voler seguire un corso tenuto da un prete invece che andare (ad esempio) sul mio blog?
il prete in effetti
non si è mai sposato
(spero che a questo punto nessuno stia pensando tra sé e sé o addirittura commentando ad alta voce -ha sposato gesù-)
come può un prete tenere un corso sul matrimonio?? cosa mai può saperne del matrimonio?
di che può mai parlare il corso prematrimoniale tenuto in parrocchia?
parole forse sul significato la teoria l’unione eterna davanti a dio si.. tutto utile ma
che succede caro don lucrezio…

-alla prima litigata furiosa su a chi tocca caricare la lavastoviglie dopo cena
-al primo tradimento al primo figlio che urla tutta la notte al primo dentino del suddetto mostro
-al primo pranzo con genitori e suoceri cognate e cognati
-all’ennesimo“noscusastaserahomalditesta” della giovine sposa
?????????????????????????????????????????????

se si raccontasse DAVVERO cosa avviene in un matrimonio
probabilmente nessuno si sposerebbe più

un corso prematrimoniale
mai come in questo caso posso dire (eddiosolosa quanto sono saccente)
di non sapere
non ho le risposte
nè le regole
nemmeno i suggerimenti
per il periodo che verrà dopo i sacramenti
ma mi secca molto l’ecclesiastica arroganza
di dettar legge su un tema che ha ben poco a che fare con fede e spiritualità
ma piuttosto con mutui da pagare calo del desiderio e infedeltà
del resto capisco anche i poveri parrocchiani
stufi di occuparsi soltanto di funerali messe peccati mortali nei confessionali
ho dunque deciso
ho deciso di fidarmi
per tutti i santi
per una volta accantonerò il mio noioso commento “il matrimonioooo???! che dio ce ne scampi!”
mi iscriverò domani stesso al corso prematrimoniale per fidanzati
hai visto mai
magari mi convincono
a sposarmi






(roma 29.1.2013)

23/01/13

una mela al giorno




busso alla sua porta
nessuna risposta
entro lo stesso
lui è concentrato sui tasti guarda in basso
‘ngiorno dottore
un caverrnicolo ciao alessia..  svela immediatamente il suo umore
sui sessanta ma potrebbero essere cinquanta portati male
bassino e compatto
occhiali da vista dalla montatura senape calati sul naso
molto intellettuale
molto di sinistra
molto dolce e gabbana comunista
sono anni che va avanti
questo rapporto conflittuale
avrei dovuto intervenire molto prima
ma per pigrizia l’ho lasciato degenerare
il rapporto tra me e il mio medico di base

il primo ricordo
una decina di anni fa
afflitta da atroci dolori addominali
nessuno sapeva dire che cosa avessi
mio padre lo mandò a chiamare per una visita a domicilio
mi trovò stesa sul divano mi contorcevo dal dolore non potevo nemmeno parlare
il mio medico di base
mi lanciò un’occhiata diffidente da lontano
emise un sospiro
si avvicinò lentamente
mi palpò la pancia in un paio di punti
e mentre le lacrime uscivano dai miei occhi inconsolati
girò i tacchi annunciando conciso:
non ha niente

due spasmi un buscopan tre madonne dopo finisco al pronto soccorso
il mio medico di base nel frattempo si era però ormai fatto l’idea che io fossi
ipocondriaca
io mi ero fatta l’idea di poter configurare il caso di omissione di soccorso
caso in cui la vittima
-se sopravvive-
con alte probabilità diviene sadica

il mio medico di base
non alza mai gli occhi dal suo pc
risponde a monosillabi con dei no o dei si
mentre gli elenchi i sintomi lui già ha scritto la diagnosi
nessuna emozione sembra mai attraversare la pelle del suo grigio viso
se sei agonizzante e ti contorci al limite dello stremo
non se ne fa certo una malattia
perché un lavoro del genere? visto che non sembra dotato di alcuna umana empatia??
scrive al computer
ma cosa avrà mai da scrivere
ah i suoi articoli sul quartiere
è impegnato politicamente dice una vecchietta accanto a me
e lo è talmente tanto che dimentica sempre il codice d’esenzione o l’indirizzo o il numero di scatole
e le scatole ce le devo sempre mettere io
ha un’aria di sufficienza tale
che ti verrebbe quasi da scusarti per averlo disturbato
aver interrotto il suo vero lavoro di impiegato
io in realtà detesto andare nel suo studio
e giuro che ho fatto di tutto per star bene
ho provato anche con la storia di una mela al giorno
ho mangiato mele su mele
ma a me non m’è la tolto per niente
il medico di torno
non amo andare nel suo studio
infatti ci vado soltanto quando sto davvero male
e ogni volta mi ritrovo comunque
a rimpiangere il buon vecchio ospedale

mesi fa mi presento nel suo studio con un nuovo dolore allo stomaco
mi guarda bene e dato che non mi vedeva da tempo
al posto di qualsiasi altra frase che la nostra ricca lingua offre mi fa:

sei ingrassata

dunque..
come dire…
senta…
guardi…
facciamo così..
a parte il fatto che sono (solo) le dieci di mattina
e io ho già ingerito un paio di protettori per lo stomaco e una ventina di gocce antispasmo al posto del cornettoeccappuccino
a parte il fatto che ho appena partorito un difficile quanto invitante “buongiornodottorecomesta?!”
a parte il fatto che proprio a causa dei miei problemi addominali ultimamante sono molto dimagrita a parte il fatto che:
-sono una donna – e un’affermazione come la sua verrà facilmente usata come importante attenuante a favore dell’omicida

ha per caso sentito che le chiedevo se mi trovava in formaaaaaaaaaaaaa????????????????????????????????

rispondo fintamente distaccata 
-no anzi sono dimagrita
lui insiste
-a me sembri ingrassata invece
-beh c’entra qualcosa questo con i miei dolori addominali?
-beh no ..non credo..
-ah ecco

anni fa vado a farmi auscultare dopo una brutta influenza
gli chiedo di dare un’occhiata alle mie caviglie perché ultimamente noto un gonfiore
lui tasta per un momento e poi annuendo come a confermare un pensiero già sorto
-mangia di meno: è ciccia

oggi aimè
le caviglie sono ancora un po’ “gonfie”
l’influenza è la mia fedele compagna tutto l’anno per non parlare poi della tosse
herpes dermatiti streptococco accolgo a braccia aperte ogni tipo di nuovo parassita
la colite cede talvolta il passo alla gastrite e valpinax mi continua a salvare la vita

ma mai come oggi posso però dire di esser fiera di me stessa
l’ho fatto
è proprio vero il detto: il paziente pietoso fa la piaga puzzolente
ho messo infatti da parte la pietà e ho preso dunque:
l’iniziativa
pochi centilitri di uretano
una siringa monouso e
finalmente

ho ucciso il mio medico di base

basta frustazioni o ricette a metà
basta con chi ausculta ma non ascolta
basta con gli occhiali color senape
basta con le impegnative toppate e le diagnosi improvvisate

ho passato diversi giorni con la febbre a 38 ma senza rimpianti
ero titubante indifesa intimidita
ma poi sono andata avanti
avanti verso nuove malattie nuove nevralgie nuovo medico di base nuova vita!
entro nello studio del nuovo medico
-‘rmesso..
mi accoglie alla porta mi porge la mano
capelli bianchi guance paffute sorriso accogliente sguardo rassicurante mani cicciotte maglione di lana fatto a mano dalle renne
è lui
è il mio uomo
è il mio medico da qui ai prossimi decenni
lo sento
l’ho trovato dopo tanto penare
-si accomodi pure
mi fa parlare
fa le domande
ascolta le risposte e non infierisce
ha dell’incredibile….interagisce!
stavolta sento che questo medico qua
quasi sicuramente
vivrà

dopo l’intervista mi fa sdraiare sul lettino
controlla bronchi polmoni gola e orecchie
mi fa tossire respirare spiegare sperare
sono così contenta che sto per pregare
mi viene da piangere ma non vorrei tradire l’emozione
riempie poi un foglio di segni e medicine
e dato che mancava poco all’essere perfetto
si dichiara stupito che i farmaci finora assunti non abbiano ancora sortito effetto
mi chiede dunque se per caso sto attraversando un periodo “particolare” …
(non sa ancora che ha di fronte il nuovo modello della malbert: barbie psicosomatica)
-in effetti si
rispondo io
-sono molto addolorata di aver dovuto cambiare…
il mio medico di base..
ma sa un improvviso malore..
era tanto bravo e scrupoloso sapeva proprio farsi voler bene..
ma sa alle volte come è imprevedibile la vita di un dottore..




(roma 23-1-2013)

21/01/13

più di qualsiasi madre o trattoria







anche solo 7 o 8 secondi

può durare quasi niente e puoi aspettarlo per anni
poi improvvisamente piomba lì dove sei tu
inaspettato sfacciato e desiderato allo stremo
non è possibile sapere né il perché né da dove venga
sarà che ha ragione freud?
sarà merito del liquido miracoloso e maledetto che annebbia il giudizio? sarà che c’è un gran silenzio? sarà che riesco quasi ad andare a tempo con il mio battito cardiaco? sarà che per una volta tanto
in profondità
ascolto?

l’unica cosa che so è che quando arriva
ti costringe a chiudere gli occhi
come di fronte ad un improvviso spasmo
ad una luce troppo intensa
ad un orgasmo

tutto questo frastuono non è che il suono della storia
quel suono ogni tanto preme contro le pendici del mio torace
fa di tutto per uscire
è la mia storia
la storia delle mie mani sudate
delle persone che ho deluso
delle cose di cui sono stata capace

le note che metto al mondo non mi appartengono più come prima ingenuamente mi ero illusa
le note
la melodia
le parole
il respiro tra gli accordi
abbandonano il mio corpo e si vanno a fare un giro
non prima di aver fatto rizzare tutti i peli della mia sciocca pelle
rubano poi tutta l’aria in sala
ammiccano ai presenti
scompaiono flebili e dietro di loro
un arcobaleno di anticorpi
anticorpi che risuonano come armonici
armonici che proteggono come anticorpi
mi mandano avanti nella bufera q.b. per non dire basta
ho aspettato questo miracolo così tanto
giorni mesi anni torturando le unghie di una mano e nascondendole dentro un guanto
club che non pagano perché non c’è gente
sedicenti musicisti che pur di non timbrare il cartellino imparano uno strumento
sound check a tradimento e fonici dall’orecchio spento
cavi scoperti e palchi sbilenghi
cene senza vino e dignità
camerieri proprietari clienti scontenti e senza alcuna pietà

no: non credo in dio né all’amore eterno
ma credo in quell’istante
quell’istante è si
malfermo
ma io confido che quell’istante da solo
possa suggerire un nuovo modo di rimanere a galla dentro uno spietato mondo
quell’istante
pochi secondi in cui penso
-ok sono chilometri che cammino sotto il sole cocente
sono stata sul punto di morire di sete e di accasciarmi a terra più volte
non un passante né un mendicante su questa strada non asfaltata
ma ora scorgo una fontanella
una fontanella a pochi metri e la mia fine sarà quantomeno rimandata-

quell’istante poi arriva ed è come vincere alla lotteria
eccolo sbucare dal nulla durante un concerto
giorni fa
un po’ d’alcol un grande palco molti ricordi uno steinway ed io a quattrocchi
mentre arpeggio tre accordi su una catena di sciocchi
la mia voce si assottiglia e la saliva se ne va
mi ritrovo a sorvolare su quell’ingorgo d’armonie
mentre la folla numerosa sembra non esser nemmeno più là
quell’istante infatti

quell’istante
sembra nutrirmi più di qualsiasi madre
elettrizzarmi più di qualsiasi partner
sfamarmi più di qualsiasi trattoria
ricordarmi che sono viva
che la voce
la pelle
la storia
la penna
che uso
è ancora
soltanto la mia








disegno di Valerio Scarapazzi

(roma 21.1.2013)