19/06/17

london’s burning london's burning



they say we are all equal in DEATH

men women
slaves masters
rich poor
black white

but that’s a lie

the poor die early
the poor die horribly
the poor die in flames

they say we are all equal in PAIN

that’s a false saying

if you lose your child because he’s sick
then you scream
you pray
you crack inside
but then
you cry yourself to sleep

if you lose your child at home because he’s burnt alive
you don’t scream
you can’t cry
you won’t ever sleep again at night

they say our graves will all be the same SIZE

and that’s a lie

the rich get nice graves
where their beloved ones would put flowers
and cry on
whatever their race

the poor have no graves at all
the poor's bodies can’t even be found
identified
buried
blessed
why?
because it doesn’t bring any money
and instead it’s free burning them all alive

the poor are ash now
the rich can now celebrate their new upcoming luxury mall in town





(london 19.6.2017)

09/06/17

4 jesus



gesù si sballa
e gli apostoli lo seguono
ha un suo carisma e promette miracoli
ma seguilo in zona cally dopo offord road
insomma nei vicoli
e scoverai
un potenziale depresso che gioca a monopoli


divento triste
poi mi arrabbio
poi mi arrabbio con te

ecco il mio di pattern
il dolore e poi la rabbia
e tutti i miei se
accidenti
vorrei essere determinata e dirti
basta sono stanca e voglio una storia vera
ma ogni frase che esce dalla mia bocca
fa rima stasera

vorrei aiutarti
ma il mio è egoismo soltanto
vorrei averti
non solo una volta ogni tanto

divento triste
poi mi arrabbio
e mi sto arrabbiando con te

tu mi guardi da vicino
e mi guardi da molto lontano
ancora mi stupisco all’improvvisa tua distanza
sempre qualcosa tra me e te
ad interrompere la nostra danza

uffa che noia
e continuo a rimeggiare
non potremmo parlare d’arte d’amore
di qualche patologia mentale
invece di litigare?

tu mi guardi
perso nel tuo liquido
gambe incrociate
fumo dalla sigaretta
asserisci con il capo
sguardo acquoso

-capisco
-non lo so
-si lo so
-hai ragione
-mi dispiace
-capisco
-eh già
-sono un disgraziato


comincio a diventare noiosa persino io
(il che è tutto dire)
ripeto gli stessi errori di sempre
chiedo al cerchio di farsi quadrato
per dimostrare quanto è innamorato

ed ecco che finalmente schiudi le tue belle labbra
io spero in un verso
invece mi baci
taccio
scoraggiata
ti abbraccio
guardo dalla finestra che dà sulla strada sgangherata
piove
e la pelle delle mie mani è così cambiata





(londra 8.6.2017)

08/06/17

mènage a troi



sei bellissima
e bevi una birra
ma non potremmo sposarci?
e bevi una birra
sei del cancro come mia madre
e bevi una birra

ok dai allora vieni con me
non posso sono “stoned”
rimani tu con me
non posso sei “stoned”
sai che cancro e scorpione hanno un’intesa perfetta?
forse
ma solo quando lo scorpione non si fa d’eroina

I love the way you sing
e bevi una birra
hai una risata molto carina
e ora attacchi con il jack daniels
ne vuoi?
mi porgi la bottiglia
vorrei baciarti dici
e il jack daniels lo allunghi con la coca
più ti conosco più ti trovo attraente
e bevi una birra
è perchè sei ubriaco che mi trovi attraente
aspetta ad essere sobrio
e vedrai che non mi trovi più così attraente
e bevi un’altra birra

non sei disponibile
sotto la mia finestra
capelli raccolti in un codino alto
una chitarra disegnata e legata al collo da un laccio delle doctor martin’s
che ci fai lì sotto sei impazzito? ti sei preso qualcosa?
suoni il blues come se non avessi fatto altro in vita tua
qui ci si potrebbe innamorà
non sei disponibile (ed io?)
fuggi le domande dirette
mi guardi con quei tuoi lontani e liquidi occhi arrossati dalla mariuana
belli
accidenti
belli

mi reciti una tua poesia sul blues in fa
sto per piangere
apprendo di 5 tipi di anfetamine diversi
ti vorrei chiedere una spiegazione
ma c’è il sole dannazione
tu sembri contento
io anche
mi rolli una sigaretta
mi fumo una sigaretta
dico: mi porti su una brutta strada
ridi e dici: si ma almeno stai ridendo
è vero
e bevi una birra


faccio domande
e te le fa anche la napoletana
forse non è “appropriate”
fare domande ad un inglese
e bevi una birra (questo si che è “appropriate”)
si
la tua storia è faticosa
dovrai perdonarti di aver gonfiato di botte il tuo vecchio
e anche perdonarti di aver odiato tua madre

ma per ora bevi un’altra birra

certo continua pure ad odiare tutti
odia tutti i ventenni che sanno di essere degli artisti
odia tutti i benestanti
odia tutti i bianchi inglesi che dal tuo accento riconoscono la tua estrazione sociale
odia i ricchi
odia pure me
io che ho le mani affusolate e ho un “piano di sopra”
odia tutto e tutti e ditti che potevi essere un artista se solo non…
se solo non…..
e ditti che sei un pazzo
quanto ami dire ad alta voce che sei un pazzo
anzi no un maniaco
adori dire che sei un maniaco
sono un maniaco sono un maniaco sono un maniaco..
te l’ho sentito ripetere almeno 10.000 volte

ma
ni
a
co

a proposito di mani
mani grandi e sofferenti
ti vorrei dire
ma bevi un’altra birra e metti la testa da un lato come a farti capire (o compatire?)

sei sfortunato bello mio
sei un artista e basta
mettiti l’anima in pace come tutti noi cristo!
l’arte ti salva
si ma la droga pure

certo
disegna
dipingi
suona
bevi
tira fuori i tuoi spray
decora tutti i muri di caledonian road con i tuoi fiori fosforescenti
infiora tutta londra
oppure fermati
bevi un bicchiere d’acqua
guardati indietro e poi al tuo futuro
magari versa una lacrima

e invece guardi me
poi la tua bottiglia
poi di nuovo me
nella bottiglia ci sono le sue carezze?
e chi sono io per dirti che no
non ci sono
nè ci saranno
più probabile che ci trovi i (tuoi)
cazzotti
?
non dico nulla infatti
mi sottraggo
ti abbraccio
sospiro

e mi bevo una birra



(londra 2017)

schiava dell'imprinting




sono dunque anche io
schiava del mio inprinting

che il buon vecchio eric berne abbia di nuovo ragione?
sembra proprio che l’ancor più saggio konrad lorenz sia proprio un testone

attratta dunque non da quel che mi si addice
ma da ciò che mi è familiare
anche se quel che mi è familiare mi distrugge?
inevitabilmente attratta da quell’odore di fumo
il fumo nella pelle
il fumo nella pelle delle mani
le mani dalla pelle fumosa che accarezzano la pelle delle mie guance
il fumo misto al profumo di sapone colpiscono il cervello
il mix micidiale spinge bottoni di una macchina sofisticata e delicata
i ricordi

non è dunque quindi un bel faccino
nè l’abilità oratoria
ancor meno quella orale
non l’arte nè l’empatia ancor meno la simpatia
è invece un miscuglio di odori e sciocchi particolari
che scatenano lo sconvolgimento
e davvero lo vogliamo chiamare
amore
?
mi inguaio dunque velocemente
non ne esco facilmente
ma il pattern si può
dice berne
e a volte si deve fermare
come?
-con l’analisi (mah..)
-con un evento traumatico (meglio)
-con l’amore
(che poi È l’evento traumatico….)





(londra 8.6.2017)

one-to-one




pazzo pazzo
pazzo il mondo in cui mi hai messo mamma

non è una guerra
altrimenti combatterei
non è una guerra
altrimenti mi nasconderei
non è una guerra
altrimenti sarebbe chiaro chi odia chi
non è una guerra
altrimenti ci sarebbero regole

da
disperata
sola
arrabbiata
frustrata
impotente
stanca
stupida
diffidente
intollerante
ignorante
e fortunata
vergognosamente
fortunata

voglio attaccare la guerra
voglio attaccare l’odio
voglio attaccare il sistema

voglio la più potente e pericolosa delle armi

si la musica
ciccio

la musica


(londra 8.6.2017)